Che cosa sta succedendo al Polo Nord magnetico: dove si trova ora e perché si sposta così velocemente. Il report degli scienziati.
In questi giorni gli scienziati hanno diffuso un nuovo report riguardante lo spostamento del Polo Nord magnetico della Terra. Da tempo, infatti, si sta assistendo al suo spostamento, e gli aggiornamenti del modello magnetico mondiale (WMM) evidenziano anche un certo rallentamento, con una velocità di circa 35 chilometri all’anno. Ma che cosa comporta questo spostamento e quali sono le conseguenze che ci dobbiamo attendere nei prossimi anni?
Continua a spostarsi il campo magnetico terrestre, avvicinandosi progressivamente alla Siberia, spostandosi dal Canada a una velocità di circa 35 chilometri all’anno. Rispetto ai decenni passati, si è osservato che il Polo Nord magnetico sta rallentando: se un tempo si spostava a 50 km l’anno, ora sta diminuendo la sua corsa. Il rallentamento sta determinando l’inversione dei poli magnetici.
Se i poli magnetici si invertono, possono comportare una temporaneo indebolimento del campo magnetico terrestre. Ciò significa che avremo una minore protezione nei confronti delle radiazioni spaziali, con i raggi solari che giungeranno a noi come bombardamenti, attraverso espulsione di massa coronale a seguito dei brillantamenti solari, ossia l’eruzione stellare che fa esplodere in modo violento la sua materia.
Il monitoraggio da parte del modello magnetico mondiale è essenziale per controllare gli spostamenti del Polo Nord magnetico, anche per poter permettere la navigazione sul nostro pianeta. Non a caso, il WMM viene costantemente aggiornato, con una frequenza di 5 anni, anche se il continuo spostamento del Polo Nord magnetico costringe gli scienziati a svolgere aggiornamenti ulteriori, magari ogni 3 anni.
Sono gli scienziati della NOAA, la National Oceanic and Atmospheric Administration, a occuparsi degli aggiornamenti del WMM, in collaborazione con la BGS, la British Geological Survey, per permettere la navigazione. Ad esempio, se non si fa fede agli aggiornamenti sullo spostamento del Polo Nord magnetico, partendo dal Sudafrica e puntando dritti a nord verso la Gran Bretagna, si finisce a 150 km di distanza.
Tutti i nostri dispositivi satellitari fanno aggiornamenti automatizzati, perciò noi non dobbiamo aggiornare nulla. Il Polo Nord magnetico, per chi non lo sapesse, non corrisponde al Polo Nord geografico, ma è determinato dal campo magnetico che circonda il nostra pianeta, la magnetosfera, generato dai movimenti del nucleo.
Il campo magnetico terrestre gira attorno alla Terra, creando due flussi che partono dalla parte settentrionale, ossia dall’emisfero boreale. Dalla posizione in cui questi flussi ecco che si determina la posizione del Polo Nord magnetico, ossia dove puntano le bussole e al quale sono connessi tutti i nostri sistemi di navigazione GPS.
Il movimento di questi flussi sta andando dal Canada alla Siberia, si tratta di un fenomeno molto particolare che ha accelerato enormemente rispetto agli ultimi millenni. Negli ultimi 500 anni ha accelerato tantissimo, mentre negli ultimi due decenni sta rallentando, sollevando molti dubbi anche negli studiosi. Grazie alle nuove tecnologie, però, gli aggiornamenti possono essere effettuati facilmente e in modo rapido.
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